Tecfi, le Certificazioni di prodotto e il CPR

Tecfi, le Certificazioni di prodotto e il CPR

Sistemi fissaggio

Il 2018 per il mondo dell’edilizia e delle costruzioni in Italia è un anno di grande cambiamento e di forte rinnovamento.
Le Norme Tecniche sulle costruzioni (DM 14 gennaio 2008) sono, infatti, state aggiornate dopo 10 anni dalla loro pubblicazione, con il Decreto del 17 Gennaio 2018. Questo Decreto, cogente da Marzo 2018, pone un’enorme attenzione sui materiali, sulle relative qualifiche e sull’accettazione in cantiere degli stessi. L’improvvisazione e il pressapochismo hanno lasciato spazio, in un mercato sempre più tecnologico, all’informazione, all’informatizzazione, ai dati e alle sempre più stringenti certificazioni di prodotto.
L’epoca in cui il fissaggio era relegato a elemento secondario e di contorno, da definire in opera da parte di operatori non qualificati, è ormai terminato, così come sancito dal paragrafo 11.4.1. del DM 17 Gennaio 2018 (Nuove NTC 2018), dove finalmente viene data piena dignità legale al fissaggio strutturale. Il testo di legge, infatti, conferma quanto Tecfi ha ribadito per anni e con forza a tutti i propri Clienti e Partner, e cioè la necessità di adoperare, in Italia e per fissaggi strutturali, solo ancoraggi certificati per le azioni sismiche con la più alta categoria di prestazione: la classe C2 (EOTA TR049).
E’ oramai definitivamente evidente, per il Progettista, per la Direzione Lavori e per il Collaudatore, che il fissaggio abbia la stessa nobiltà e le stesse criticità di tutti gli altri elementi della costruzione.
L’innalzamento della criticità relativa alla qualifica dei prodotti da costruzione e la forte attenzione delle istituzioni al settore è testimoniata dall’emissione, nel corso del 2017, del decreto legislativo 106 del 16 Giugno 2017, che mira ad armonizzare le leggi italiane al vigente Regolamento Europeo sui Prodotti da Costruzione (CPR, Regolamento UE 305/2011, già con valenza di legge nazionale).

Come per ogni oggetto di quotidiano utilizzo, dall’elettrodomestico al giocattolo al dispositivo medicale, chi produce un bene non si rivolge al solo mercato interno, ma necessariamente amplia i suoi orizzonti offrendo il proprio prodotto anche al di fuori dei confini nazionali.
La Comunità Europea, per superare i confini nazionali e favorire gli scambi economici tra stati membri al fine di aprire il mercato a nuove prospettive e nuove sfide, ha deciso di stabilire quali dovessero essere le caratteristiche essenziali che i beni di largo consumo presenti sul mercato europeo dovessero rispettare, in termini di sicurezza e prestazioni. Il simbolo che rappresenta il possesso di tali caratteristiche è il marchio CE, che troviamo presente su tantissimi prodotti, dai computer, ai telefonini ai dispositivi di protezione e così via.
Il settore delle costruzioni, ovviamente, non fa eccezione a queste prescrizioni. Già dal 1989 esistono regole e direttive atte a unificare i metodi di valutazione delle prestazioni di prodotti da costruzione, per consentirne il libero scambio all’interno della comunità.
La svolta nel settore è avvenuta nel 2011 quando è stato emanato il regolamento sui prodotti da costruzione, che cambia completamente l’approccio alle responsabilità del processo di marcatura CE di un prodotto da costruzione, lasciando comunque invariate le caratteristiche essenziali di resistenza, sicurezza e sostenibilità che un prodotto da costruzione debba presentare per poter essere marcato CE. Il marchio CE rappresenta l’attestato che garantisce la costanza delle prestazioni di un prodotto da costruzione e la sua conformità ad una normativa armonizzata europea, o ad una valutazione tecnica europea.
Il CPR ha reso disponibile al settore delle costruzioni un documento chiaro e inequivocabile sui prodotti, una sorta di carta di identità del prodotto, la Dichiarazione di Prestazioni, o DoP (Declaration of Performance). Tramite questo documento il progettista, il direttore dei lavori e l’installatore, possono capire se un prodotto è idoneo a soddisfare le esigenze progettuali e se può adempiere al compito che gli andrebbe assegnato.
L’obiettivo principale del CPR, della marcatura CE e del DoP, è quello di rendere più sicure, stabili e chiare le caratteristiche del prodotto ed innalzare la sicurezza nelle applicazioni in ambito edile.
Da diversi anni la Tecfi S.p.A. offre un’ampia gamma di prodotti corredati di marcatura CE, in costante espansione in risposta alle richieste e alle necessità dei propri clienti e guidata dalle potenzialità dei mercati europei ed extraeuropei.
In ottemperanza al nuovo regolamento sui prodotti da costruzione, la Tecfi S.p.A. ha messo a disposizione di tutti gli utenti, sul proprio sito internet in un area libera, le Dichiarazioni di Prestazione secondo UE 305/2011.
Più in generale, la Tecfi S.p.A. offre diverse tipologie di informazioni sui propri prodotti, in accordo alla seguente classificazione:

a) Prodotti per i quali esistono:
Documenti per la Valutazione Europea (EAD) o Linee Guida
Normative Italiane, Europee o Internazionali (UNI, EN, ISO), che possono condurre alla marcatura CE

b) Prodotti per i quali NON esistono normative cogenti

Come per ogni oggetto di quotidiano utilizzo, dall’elettrodomestico al giocattolo al dispositivo medicale, chi produce un bene non si rivolge al solo mercato interno, ma necessariamente amplia i suoi orizzonti offrendo il proprio prodotto anche al di fuori dei confini nazionali.
La Comunità Europea, per superare i confini nazionali e favorire gli scambi economici tra stati membri al fine di aprire il mercato a nuove prospettive e nuove sfide, ha deciso di stabilire quali dovessero essere le caratteristiche essenziali che i beni di largo consumo presenti sul mercato europeo dovessero rispettare, in termini di sicurezza e prestazioni. Il simbolo che rappresenta il possesso di tali caratteristiche è il marchio CE, che troviamo presente su tantissimi prodotti, dai computer, ai telefonini ai dispositivi di protezione e così via.
Il settore delle costruzioni, ovviamente, non fa eccezione a queste prescrizioni. Già dal 1989 esistono regole e direttive atte a unificare i metodi di valutazione delle prestazioni di prodotti da costruzione, per consentirne il libero scambio all’interno della comunità.
La svolta nel settore è avvenuta nel 2011 quando è stato emanato il regolamento sui prodotti da costruzione, che cambia completamente l’approccio alle responsabilità del processo di marcatura CE di un prodotto da costruzione, lasciando comunque invariate le caratteristiche essenziali di resistenza, sicurezza e sostenibilità che un prodotto da costruzione debba presentare per poter essere marcato CE. Il marchio CE rappresenta l’attestato che garantisce la costanza delle prestazioni di un prodotto da costruzione e la sua conformità ad una normativa armonizzata europea, o ad una valutazione tecnica europea.
Il CPR ha reso disponibile al settore delle costruzioni un documento chiaro e inequivocabile sui prodotti, una sorta di carta di identità del prodotto, la Dichiarazione di Prestazioni, o DoP (Declaration of Performance). Tramite questo documento il progettista, il direttore dei lavori e l’installatore, possono capire se un prodotto è idoneo a soddisfare le esigenze progettuali e se può adempiere al compito che gli andrebbe assegnato.
L’obiettivo principale del CPR, della marcatura CE e del DoP, è quello di rendere più sicure, stabili e chiare le caratteristiche del prodotto ed innalzare la sicurezza nelle applicazioni in ambito edile.
Da diversi anni la Tecfi S.p.A. offre un’ampia gamma di prodotti corredati di marcatura CE, in costante espansione in risposta alle richieste e alle necessità dei propri clienti e guidata dalle potenzialità dei mercati europei ed extraeuropei.
In ottemperanza al nuovo regolamento sui prodotti da costruzione, la Tecfi S.p.A. ha messo a disposizione di tutti gli utenti, sul proprio sito internet in un area libera, le Dichiarazioni di Prestazione secondo UE 305/2011.
Più in generale, la Tecfi S.p.A. offre diverse tipologie di informazioni sui propri prodotti, in accordo alla seguente classificazione:

a) Prodotti per i quali esistono:
Documenti per la Valutazione Europea (EAD) o Linee Guida
Normative Italiane, Europee o Internazionali (UNI, EN, ISO), che possono condurre alla marcatura CE

b) Prodotti per i quali NON esistono normative cogenti

In Europa esistono due diversi organismi che hanno il compito di definire le specifiche tecniche e/o i metodi di prova/linee guida per ciascun prodotto:
Il CEN, Comitato Europeo di Standardizzazione, che comprende gli Istituti Normativi Europei e stila specifiche tecniche, definite Norme
L’EOTA (European Organisation for Technical Assessment, Organizzazione Europea per le Valutazioni Tecniche) che stila specifiche tecniche definite Documenti per la Valutazione Europea nel CPR (EADs, European Assessment Documents)
Nel caso degli ancoranti meccanici, ancoranti plastici, ancoranti chimici, piastre chiodate tridimensionali, che sono state classificate nella categoria dei “prodotti innovativi”, la Commissione Europea ha investito l’EOTA del compito della formulazione dei diversi documenti per la Valutazione Europea, giungendo, ad oggi, al seguente scenario:
Per alcuni dei prodotti le oramai superate Linee guida (ETAG), con una ristrutturazione, ad ora solo formale, del corpo del testo, sono state trasformate in Documenti di Valutazione Europei, affiancati da alcuni documenti a corollario: i rapporti tecnici (TR); nel settore dei fissaggi ad oggi esistono i seguenti EAD:


  • EAD 330232-00-0601 Mechanical fasteners for use in concrete

  • EAD 330232-00-0601 Bonded fasteners for use in concrete

  • EOTA TR049 Post-installed fasteners in concrete under seismic action

  • EAD 330087-00-0601 Systems for post-installed rebar connections with mortar

  • EAD 330196-01-0604 Plastic anchors made of virgin or non-virgin material for fixing of external thermal insulation composite systems with rendering

  • EAD 330047-01-0602 Fastening Screws for Metal Members and Sheeting

  • EAD 330076-00-0604 Metal injection anchors for use in masonry


Per alcuni prodotti le line guida non sono ancora state convertite in EAD, per cui ancora è possibile fare riferimento ai documenti esistenti. I documenti di riferimento sono:


  • ETAG 001-6 Anchors for multiple use for non-structural applications

  • EOTA TR023 Assessment of post-installed rebar connections

  • ETAG 020 Plastic Anchors for multiple use in concrete and masonry for non-structural applications

  • ETAG 015 Three-dimensional nailing plates


Sottoponendo i prodotti ai test previsti dagli EAD (e dagli ETAG) è possibile ottenere un’ETA (European Technical Assessment, in italiano, Valutazione Tecnica Europea), e cioè una valutazione tecnica per l’impiego del prodotto, rilasciata solo a seguito del soddisfacimento contestuale di molti requisiti essenziali (tramite numerosissime prove). Questo “lasciapassare tecnico” è requisito indispensabile per il conseguimento della marcatura CE.


In totale assenza di Linee Guida o Normative specifiche per alcuni prodotti, la Tecfi S.p.A. può ugualmente offrire le informazioni necessarie ad una corretta e sicura installazione del fissaggio.
Per la definizione delle informazioni tecniche necessarie per questi prodotti si farà riferimento a:
Normative di prodotti similari
Un Piano Interno di Prova, definito dalla Tecfi S.p.A., anche di concerto con l’utilizzatore finale
I test essenziali verranno effettuati nel Laboratorio Tecfi e/o in Laboratori esterni accreditati, con attrezzature certificate e periodicamente tarate.

Richiedi informazioni: